di Margherita Ciociano
Credo che oggi mamma abbia avuto una giornata piuttosto pesante al lavoro. Quando è venuta a prendermi a scuola, per tutta la durata del tragitto, non mi ha quasi rivolto la parola, persa nei suoi pensieri. Lavora come medico in un grande ospedale della città e nelle ultime due settimane sembra non sia riuscita ad avere un momento di tregua a causa della situazione pandemica. I contagi continuano ad aumentare e sembra non si riesca mai a vedere la luce in fondo al tunnel di questa surreale crisi sanitaria che stiamo attraversando.
Dice che domani sarà di riposo, finalmente potrà tirare un po’ il fiato e l’idea sembra rincuorarla un po’. Anche se la situazione che viviamo a casa non è molto confortante e non credo riuscirà a rilassarsi come davvero avrebbe bisogno.
Da quando lei e papà si sono divisi, ci siamo trasferiti a casa di nonna Olga, la quale viveva sola dopo essere rimasta vedova qualche anno prima.
Nonna Olga è una bella signora con due occhi azzurri come il mare. Fisicamente minuta, non dimostra l’età che ha, sembra più giovane, ma come più volte mi ha ripetuto mamma, ha bisogno di essere “accompagnata”, perché a volte fa delle cose che non dovrebbe fare. Io stesso, da quando viviamo in questa casa, ho assistito a delle scene piuttosto sconcertanti.
Varcata la porta di casa salutiamo Kathrina, la badante che si occupa della nonna quando mamma lavora, la quale ci accoglie con un’espressione tra lo sconsolato e il sollievo di rivederci a casa.
Capisco immediatamente dal suo sguardo che la giornata è stata decisamente più pesante di quella di mamma. Sono convinto che anche oggi nonna deve aver combinato qualcosa che deve averla fatta penare parecchio.
Una calma apparente rimane sospesa tra di noi, mentre ci togliamo i cappotti e li appendiamo sull’attaccapanni all’ingresso. Sfilo dai piedi le mie scarpe da ginnastica preferite e mi metto subito le ciabatte morbidose, quelle che quando le metti, ti sembra di camminare su una nuvola soffice soffice. Mamma fa lo stesso e qualcosa mi dice che questa sarà l’unica sua consolazione al termine di una delle sue tante giornate estenuanti.
Poi con lo sguardo cerco lei, nonna Olga. Eccola, seduta a peso morto sulla sua poltrona preferita, davanti alla televisione spenta, gli occhiali chiusi sul petto e tenuti legati da una catenella dorata. Sulle spalle indossa il solito scialle di lana, quello fatto quando ancora la vista era una sua alleata nei lavori a mano. Quando si accorge della nostra presenza vedo comparire un timido sorriso sul suo viso segnato dalle rughe che il tempo inesorabile le ha lasciato anno dopo anno. La saluto con un allegro “Ciao nonna” agitando la mano e alzando la voce per farmi sentire.
L’aspetto di nonna Olga pare stravolto. Mamma si volta verso Kathrina per sapere come è andata la giornata. Kathrina, sottovoce per non farsi sentire, comincia a raccontare tutto quello che è successo, nel suo tipico accento russo.
“Dopo pranzo ha cominciato ad essere impaziente per qualcosa, voleva uscire a tutti i costi. Diceva di dover andare a prendere a scuola Carlo.” Mamma ascolta in silenzio, un copione a lei già noto da tempo. “Ho fatto fatica a convincerla a rimanere a casa, si è messa anche a piangere dicendo che le mancava e che voleva rivederlo, stava diventando irritabile. Allora, per cercare di arginare la rabbia, ho cercato il numero di suo fratello Giorgio e gli abbiamo telefonato, in modo che potesse sentire per telefono una voce maschile familiare. Ho pensato che magari questo l’avrebbe confortata come era successo l’altro giorno.”
Anch’io ascolto in silenzio, mentre vedo mamma continuare ad annuire impotente e una punta di tristezza si fa sentire nel mio petto.
Carlo è il fratello gemello di mamma ed è morto in un incidente stradale poco prima che si laureasse in legge. Il dolore è stato immenso e indescrivibile per tutta la famiglia, soprattutto per nonna Olga che non ha mai superato la perdita improvvisa di suo figlio. Una morte ingiusta che non ha mai accettato.
“Quando le ho passato la cornetta e ha sentito la voce di Giorgio è scoppiata a piangere” Kathrina va avanti a raccontare. “Deve averlo scambiato per Carlo, allora lo ha accusato dicendo che era sparito, che doveva venirla a trovare, che un figlio non può comportarsi così nei confronti di una madre. Quando ho capito che la signora Olga stava diventando aggressiva e che la telefonata stava prendendo una brutta piega, ho interrotto la comunicazione per evitare una situazione imbarazzante a suo fratello, che in quel momento si trovava in studio.”
Già mi vedo mio zio, avvocato in un’importante azienda di telecomunicazioni, stretto nel suo completo scuro, in giacca e cravatta, dover trovare ai colleghi delle giustificazioni plausibili a questa bizzarra telefonata nel bel mezzo di un pomeriggio di lavoro.
Una volta andata via Kathrina, mamma si avvicina a nonna Olga e dolcemente senza dire nulla, si inginocchia davanti a lei prendendole le mani nelle sue. Nella stanza il silenzio, carico dello sconforto nel quale siamo stati risucchiati da tempo, mi è insopportabile.
Sono anni ormai che nonna Olga si comporta come se facesse parte di un altro mondo e gli episodi di stranezza di cui è protagonista, purtroppo stanno diventando sempre più frequenti. C’è qualche forza negativa che si sta approfittando di lei; un qualcosa che si è subdolamente insinuato nella sua testa e le sta rubando la ragione insieme alla memoria, pezzetto dopo pezzetto, le confonde i ricordi come farebbe un folletto dispettoso in una sorta di scherzi fanciulleschi. Una forza subdola, meschina, a cui lei non riesce ad opporsi ma alla quale si lascia andare, facendosi trascinare in un limbo senza ritorno.
Mamma me l’aveva spiegato per la prima volta la sera in cui l’ho vista piangere in silenzio dopo che nonna Olga, mentre stavamo cenando, di punto in bianco le ha chiesto il motivo per cui eravamo a casa sua e chi ci aveva invitato, perché non riconosceva né lei come figlia né me come nipote. Sono passati diversi anni da quell’episodio, quando è successo ero piccolo, ma lo ricordo come fosse ieri. E’ stato un momento imbarazzante e soprattutto doloroso per entrambi.
“Nonna Olga ci vuole bene, anche se non riesce più a dimostrarcelo. E noi dobbiamo volerle ancora più bene di prima, perché ha bisogno del nostro aiuto!” mi aveva detto con gli occhi gonfi di tristezza e la voce rotta dall’emozione, quando quella sera dopo cena ci siamo ritirati in camera per dormire.
“Nonna Olga viene dal paese azzurro” aggiunsi io con la spontaneità tipica di un bambino di otto anni.
“Pianeta azzurro?” chiese curiosa mamma, stringendo gli occhi a formare due fessure indagatrici.
“Sì, pianeta azzurro” ripetei con disinvoltura andando a prendere dallo scaffale il libro che mi aveva regalato nonna Olga anni prima. Sicuro di me per quello che le stavo per rivelare, mostrai alla mamma la copertina del libro: un grande pianeta simile alla Terra, colorato completamente di azzurro, come le bizzarre creature che ci abitavano.
“I personaggi vivono in un pianeta fatto di tutte cose azzurre, ma quando capita che vedono qualcosa di un altro colore, perdono la ragione e come stregati dall’incantesimo dei colori, fanno cose strane, cose che non dovrebbero fare come per esempio legare al guinzaglio un fiore affinché non voli via, annaffiare la propria casa, perché diventi più grande.”
Un po’ quello che è mi è capitato di veder fare a nonna, come quella volta che ha messo sciarpa e cappello nel frigorifero scambiandolo per l’armadio della sua camera.
Ricordo bene quando si assentava con la mente. Sembrava veleggiare in un mondo parallelo, ma quale fosse e come fosse fatto questo mondo nessuno l’ha mai capito. Non riuscivo nemmeno a immaginare lontanamente quali potessero essere i suoi pensieri in quei momenti di vaneggiamento.
Altre volte andava in giro per la casa alla ricerca di qualcosa che aveva perduto, un oggetto qualsiasi che lei era convinta di possedere e che non trovava più. Un oggetto destinato a non essere più ritrovato perché secondo lei era stato rubato da qualche presenza sospetta che si infilava di nascosto all’interno dell’abitazione. Ricordo con imbarazzo e profonda tristezza quella volta che mi accusò di essere io l’autore di uno di questi furti. Eravamo in cucina. Avevo notato il suo sguardo fisso mentre mi guardava fare i compiti. Poi diventò sempre più irrequieta e si mise a camminare per la stanza, farfugliando frasi incomprensibili e senza senso, finché non si bloccò. Il suo sguardo si posò nuovamente su di me che la stavo seguendo con lo sguardo senza farmi notare. Mi urlò frasi accusatorie e vedendo che non reagivo, mi afferrò per le spalle spingendomi a terra, facendomi cadere e battere la schiena contro il pavimento. Quel giorno mamma la bloccò appena in tempo, prima che potesse farmi davvero del male. Rimasi sconvolto anche i giorni seguenti dopo l’incidente, nonostante mi avessero tranquillizzato, dicendomi che poco dopo era riuscita a ritrovare la sua serenità. Di sicuro qualcuno doveva averle somministrato dei sedativi per calmare l’ingiustificata aggressività del momento.
Questi ricordi continuano a vorticarmi nella mente mentre mamma e nonna Olga rimangono per qualche minuto in silenzio l’una vicina all’altra. E mentre i profondi occhi azzurri di nonna Olga, in genere sempre sfuggenti, agganciano quelli di mamma, un luccichio impercettibile annuncia l’arrivo di una lacrima inattesa, che facendosi strada lungo le rughe della guancia, sembra portare con sé tutte quelle parole che nonna Olga vorrebbe dire. Forse vogliono comunicarci che è riconoscente per l’amore che le stiamo dimostrando, o forse chiedono perdono per qualcosa di cui non ha colpa.
Quando mamma si alza per abbracciarla, le braccia di nonna Olga si aggrappano alle sue spalle stringendola forte a sé come se non avesse altro conforto nella vita, in un abbraccio che racchiude l’amore infinito e incondizionato che solo una mamma sa donare.
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Mi piace
Grazie per averlo letto, mi fa piacere che ti sia piaciuto 🥰
Bello!!!
Bellissimo racconto che cattura grandi e piccini!
Bello. Poetico. Delicato.
Bellissimo racconto
Grazie del commento 🙏🏽
Grazie Linda, mi fa piacere 🥰
Racconto molto tenero e poetico che coinvolge tre generazioni. Da leggere.
Grazie mille. È proprio così, coinvolge più generazioni e a parlare è il personaggio più giovane
Bellissimo!
Assolutamente da leggere!!!
Mi ha emozionato.
Mi sono emozionata leggendolo, una dolce e triste pagina di uno spaccato di vita quotidiana, scritta con amore e sentimento. Bellissimo.
Racconto tenerissimo che rispecchia la realtà di molte famiglie
Bellissimo racconto
Grazie per aver letto il racconto e per aver lasciato il tuo commento; mi ha fatto molto piacere 🥰
Racconto dolcissimo, molto intenso il suo contenuto. Complimenti Margherita!
Grazie del bellissimo commento. In effetti è una storia velata di tristezza, purtroppo dura e dolorosa realtà di molte famiglie ❤️
Grazie per averlo letto, sono contenta che ti abbia emozionato. E’ un racconto velato di tristezza, ahimè una dolorosa realtà che vivono molte famiglie
Grazie per averlo letto. E’ un racconto un po’ triste, ma per molti è una dolorosa realtà
Interessante!
Complimenti a Margherita Ciociano per questo racconto.
Grazie per i complimenti 🎉🎊❤️
Un racconto ricco di sentimento e di emozioni che tocca il cuore del lettore
Grazie per il tempo che hai dedicato, mi fa piacere che ti abbia toccato il cuore
Molto bello, complimenti!
Grazie Angelo, mi fa piacere
Mi è piaciuto molto.
Un racconto di grande sentimento.
Brava Margherita Ciociano !
Quanta dolcezza e tenerezza in questo racconto in cui tante persone possono ritrovarsi. Complimenti Margherita Ciociano
Grazie Catia per le belle parole e i complimenti
Un racconto, dominato da sentimenti veri e profondi, in cui la malattia mentale insegna l’importanza della pazienza, del rispetto e dell’amore vero e quotidiano nei confronti di chi soffre.
Bello!
Grazie Marina per lo splendido commento. Concordo che nonostante sia un racconto triste per la dolorosa tematica della malattia, quello che emerge è l’amore incondizionato che non conosce limiti
Racconto dolcissimo Margherita, ammetto che mi ha commosso un po’.
Complimenti davvero❣️
Grazie Giorgia, mi fa piacere che ti abbia emozionato. Grazie ancora per il tempo dedicato e per i complimenti
Complimenti Margherita!
Come altri tuoi racconti che ho letto, anche questo è molto bello e delicato, pur trattando un problema presente in molte famiglie: denota una grande sensibilità d’animo.
Mi piace molto.
Grazie Emanuela per averlo letto. Sono molto contenta che ti sia piaciuto, grazie ancora
Hai saputo descrivere con grande dolcezza ed emozione un “quadro “ di vita comune a molte situazioni familiari. Mi ha molto commosso per il contenuto e mi è piaciuto tanto il tuo stile letterario. Complimenti davvero 👍
Grazie Maria Rosa per averlo letto, sono contenta ti sia piaciuto
Bellissimo! Molto profondo e delicato.
Grazie Anna per il commento positivo, mi fa molto piacere
Un cuore tenero
Grazie mille per averlo letto e per aver lasciato un commento
Molto carino anche nel raccontare una cosa tutt’altro che semplice
Grazie per averlo letto. E’ proprio così, purtroppo la tematica oltre ad essere dolorosa è anche difficile da raccontare
Brava Margherita, bellissimo!
Grazie Laura per averlo letto e per i complimenti
Grazie Laura!
Complimenti Margherita, un racconto toccante e delicato che descrive uno spaccato familiare dove l’amore dimostra di essere l’antidoto al dolore e alle difficoltà. Brava!
Grazie Alessia!Hai ragione, i legami affettivi sono indispensabili e spesso rappresentano un antidoto per superare le difficoltà di ogni giorno
Grazie Alessia!Hai ragione, i legami affettivi sono indispensabili e spesso rappresentano un antidoto per superare le difficoltà di ogni giorno. Quello poi tra una madre è un figlio o una figlia a mio parere è davvero un legame è un affetto incondizionato
Ps: scusa gli errori, il T9 mi ha cambiato alcune parole scrivendole in modo errato
Ps:rileggendo la risposta mi sono accorta di alcuni errori ortografici… Purtroppo il T9 mi ha cambiato alcune parole scrivendole in modo errato
Complimenti Margherita, toccante.. Denota sensibilità d’animo. Un abbraccio
Grazie Mariarosa per averlo letto e per il commento molto gradito
Bellissimo racconto, complimenti Margherita
Sempre meravigliose le tue parole… Hai un dono e sono grata che tu lo condivida. Sono anche grata di averti avuta come allieva infaticabile. Possa l’Amore superare ogni ostacolo ❤️
Grazie di cuore, cara Anna, per il tuo messaggio di affetto 🧡
Grande la saggezza dei bambini che sanno trovare un significato là dove è difficile trovarlo. E così la nonna Olga viene da un pianeta azzurro distante da noi ed entra a fare parte di una fiaba misteriosa.
Brava Margherita, bel racconto
E’ proprio così Anna, condivido quello che hai scritto
Un racconto attuale, vero e pieno di amore e fantasia.
Grazie per averlo letto! Mi fa piacere il commento che hai scritto
Brava Margherita mi hai emozionato
Grazie Giuseppe, sono contenta che tu l’abbia letto e che ti abbia suscitato delle emozioni
Bellissimo racconto brava Margherita
Grazie Pia per i complimenti, sono contenta ti sia piaciuto!
Anche per questo racconto continuo ad apprezzare moltissimo la tua naturalezza di esposizione, particolarmente apprezzata su un argomento così reale e toccante. Bravissima !!!
Grazie di cuore Lilia, felice che tu l’abbia letto e apprezzato 🥰
Bravissima Margherita!
Complimenti per questo tuo bellissimo racconto, super!
Margherita, il tuo racconto è bellissimo! Complimenti! Aspettiamo il prossimo.
👏👏👏🏆
Meraviglioso racconto, bravissima Margherita, complimenti
Bellissima storia! Complimenti
Grazie infinite per averlo letto e per aver lasciato un commento! Sono contenta che sia piaciuto
Racconto intenso, toccante, scrittura scorrevole complimenti Margherita
Grazie Mirella per il commento e per i complimenti!
Grazie, Margherita, per il tuo racconto così intenso e profondo, scritto con delicata leggerezza attraverso una prosa scorrevole e gradevole.
Un racconto che aiuta a fare pensieri buoni.
Hai davvero un talento tra le mani!
Congratulazioni!
Grazie per il commento, mi fa piacere che leggendo il racconto tu lo abbia trovato così intenso e profondo
Complimenti per la sensibilità con cui condividi le emozioni e i pensieri su un tema così delicato e al contempo drammatico. Un giusto equilibrio di leggerezza e malinconia
Brava
Bellissimo racconto, gli occhi azzurri della nonna rimandano al pianeta azzurro del libro. Complimenti Margherita! Grande!
Bello e realistico, ci si riconosceranno in tanti…
Racconto dal tema purtroppo a me conosciuto…ma l’hai descritto con molta delicatezza. Complimenti!
Questo racconto così delicato e profondo mi ha emozionato, grazie Margherita, continua così. Brava
Coinvolgente, toccante e appassionante. Complimenti per la fluidità ed i contenuti attuali.
La malattia della nonna raccontata con le parole dolci di un bambino.
bellissimo racconto, molto profondo.
Complimenti bellissimo racconto…
Tema davvero difficile affrontato con grande semplicità e chiarezza…Brava Margherita…chi ti ferma più???complimenti
Bello e toccante, complimenti.
Leggero ma nello stesso tempo intenso . Stimola la fantasia e i ricordi ; lascia un messaggio di caldo amore . Grazie
Bellissimo, complimenti
Molto bello, grazie.
Il racconto è molto bello, commovente e realistico. Complimenti
Complimenti Margherita per la delicatezza del tuo racconto!
Molto bello, brava Margherita
Bravissima come sempre, complimenti Margherita!
Un altro racconto dolce e delicato come sai essere tu. Proprio bello Margherita!
Bellissimo. Molto delicato. Mi è piaciuta la scelta di far raccontare la storia a un bambino , perche’ gli occchi dei bambini vedono quello che noi adulti non riusciamo immediatamente a percepire.
Bello, complimenti!!!
Complimenti Margherita!
È un bellissimo racconto è tenero ed emozionante.
Bravissima Margherita, complimenti 😉
Questo racconto esprime tanta dolcezza ma soprattutto Amore con la A maiuscola! Complimenti ! Veramente di cuore!
Bellissimo racconto, ricco di sentimento e di emozioni. Complimenti!
Un’esperienza toccante che intreccia realtà e sentimento. Un racconto poetico che tocca mente e cuore in un’ atmosfera familiare affettuosa e delicata. La forza dell’ accettazione che non é mai scontata o facile ma dimostra il bene che prevale nonostante tutto in un pianeta azzurro ricco di meraviglie dove poter comunque sopravvivere alla durezza di una realtà talvolta anche dolorosa.
Complimenti Margherita!
Grazie a tutti di cuore, siete diventati tantissimi ad aver s tutto un commento. Un mega grazie a tutti 😘😘
Cara Margherita un dolcissimo e insieme forte racconto, bello che sia lo sguardo del bambino a capire e narrare con delicatezza intuito fantasia.
Complimenti.
♥️
Semplicemente appassionante
Molto bello! Complimenti
Bel racconto emozionante. Complimenti!
Complimenti…. Molto bello. Racconto emozionante.
Mi è piaciuto
Fa riflettere
Bello e delicato, anche perché il tema trattato non è facile da raccontare. Mi è piaciuto molto!
Apprezzo il fatto che il racconto passi attraverso un giovane bambino. Delicato. Toccante.
Bellissimo racconto!