di Antonella Celeste Buttelli
Il tronco, trafitto
inchina i suoi rami al terreno,
cadono le foglie accanto
sbiadisce il manto,
cercando le verdi speranze
tra le viscere selvagge,
mondi nascosti
e improbabili trapassi, verso il centro
di un universo non lontano
di un mondo celato al destino.
Trafitto, quel tronco antico,
da una lama di luce
pulsa, esplode,
tra nubi e pentimenti
tra dolori e tormenti,
trapassa il durame
si insinua tra il magma
cercando passioni che ardono ancora,
cercando l’essenza in un’amabile gesto
e nell’improbabile clemenza del tempo.
Rami piegati a terra, nel potente inchino,
sfiorano l’ombra di ciascun mortale
negli anni migliori,
innalza i corpi piegati
risorti nella fulgida chioma.
***
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Molto bello Luisa, complimenti. L’amore, il tempo e la speranza di un riscatto di un’anima persa. 👏👏👏
Suggestivo il richiamo del destino dai rami piegati alla fulgida chioma…