di Simona Pruiti Ciarello
Piccolo e dispettoso eri tu
di un verde brillante eri vestito,
ai tuoi piedi delle scarpette rosse e
uno strano cappello che
ad ogni tuo movimento
risuonava canzoni di Natale,
annunciando il tuo arrivo a tutti,
con allegria e spensieratezza.
Un combinaguai di professione,
ma con il cuore così grande e generoso
da riuscire a farsi perdonare ogni cosa.
Il tuo visino bianco e le guance rosa,
i tuoi occhioni neri che sorridevano,
un po’ ingannavano tutti…
Babbo Natale ti voleva un gran bene,
ti affidava i compiti più segreti e delicati,
che richiedevano discrezione e astuzia,
nessuno sapeva da dove venivi,
ma eri stato il dono più bello
mai ricevuto nel regno di Natale.
Però la sera, quando toglievi il tuo
strano cappello e ti accucciavi nel tuo lettuccio,
guardavi un’immagine, l’unico passato,
presente e futuro che ti era rimasto ed
ecco svelato il mistero…
Eri semplicemente un dolce bambino
nato al freddo e al gelo,
per gli altri…
***
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