di Barbara Gaiardoni
“Ma davvero c’è ancora chi, di primo mattino, ringrazia il fornaio per ciò che fa?”
“Certo!”
“E dove l’hai visto? Nei pressi di un paesello di montagna baciato da distese verdi, costellate da pratoline, marmotte, lepri alpine e cerbiatti?”
“Forse, ma…”
“Secondo me queste cose te le sogni. In giro, di tipi così non ne ho mai visti”.
“Se non li hai visti, non significa che non esistano. Forse, non ci hai fatto caso. Del resto, non ti fili nemmeno il Natale”.
“Proprio tu parli? Tu che entri in para appena ti parlo di regali”.
“Perché il Natale, il nostro Natale è tutt’altro”.
“Cioè?”
“È abbraccio. È prenderti in braccio al buio. È ciò a cui crediamo senza vedere. È vegliare assieme: soprattutto, è vegliare su di te, sul tuo mistero”.
“Ma davvero il Natale…”
“Il Nostro Natale: Enne Enne”.
“Enne Enne?”
“NN: Enne Enne. Nostro Natale”.
“Tu sei fuori! Dicevamo: davvero il Nostro Natale è tutto ciò?”
“Sì, è proprio così”.
“Beh! Se è proprio così, Buon Natale…Buon Enne Enne, amore mio”.
***
Torna alla Silloge #RaccontiDiNATALE – Seconda Edizione – Anno 2021 per leggere altre opere ed altri autori.