di Carmen Altamura
Era al tramonto, e VALENTINO indossava la sua macchina fotografica fiero, motivato a riprendere il bello e, a quell’ora, non sarebbe stato difficile. Il cielo era sereno venato di lingue di luce color arancio brillante. Si guardava intorno, vedeva solo mare e la luce tremula del meriggio.
Ad un certo punto fu attratto da un rumore sinistro, simile ad un gorgoglio provenire dall’acqua sottostante. Lui puntò la sua macchina verso lo scoglio, pensando di carpire qualche conchiglia dalla forma buffa.
E altro che conchiglia! Vide spuntare una lunga chioma bionda argentea, incredulo sgranò l’obiettivo e lo puntò giù nel blu.
E splash, con un salto attratta da quel flash, spuntò una Sirena. Sinuosa, sottile e con una lunga coda a forma di cuore.
Valentino era paralizzato, ne aveva sentito parlare di queste creature, ma non le aveva mai viste. I loro occhi s’incrociarono, per lunghi e interminabili secondi. Abbastanza lunghi per decidere che non si sarebbero più separati.
Lei era SAN, buona come il PANE, dolce da paura e bella come la FANTASIA più sfrenata, col corpo pieno d’AMORE. Increduli parlarono ognuno nella loro lingua, ma non si capivano e allora continuarono a guardarsi sospirando, desiderandosi. I suoi occhi da Sirena, grandi con le ciglia blu e col riflesso di mille maree. La sua pelle rosea, fanciullesca e suadente ma senza età. La coda poggiava delicata sullo scoglio, accarezzandolo. Aveva le squame celesti, ma erano lisce e morbide, sembravano di velluto.
Rimasero così fermi e attratti l’uno dall’altra, senza parlare, senza spiegarsi nulla, perché l’amore non ha bisogno di parole, gli sguardi e i loro corpi, dicevano tutto.
Lui per paura di perderla si tuffò e da allora il mare ha una sfumatura in più quella della passione, tra terra e mare! Heart.
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