di Patrizia Di Martino
Le nuvole si rincorrevano, sospinte dal vento, mentre SAN passeggiava annoiata. Era molto presto ed era uscita di casa per disperazione dopo una notte insonne. Troppi pensieri nella sua testolina, non tacevano neppure di notte. Così il vento sospinse anche lei, come a tenerle compagnia e ad invogliarla a non pensarci più.
Un buon profumo di PANE appena sfornato, le ricordò che non aveva fatto colazione, quindi decise di seguire la scia profumata. Nemmeno ricordava ci fosse un forno in quella zona. Lo trovò nascosto dietro un vicolo, era un piccolo negozio che sulla vetrina aveva ancora l’invito all’inaugurazione di qualche giorno prima. Aprì piano la porta, facendo tintinnare uno scacciapensieri con tanti cuoricini. Un piacevole caldo l’avvolse. Una sensazione che sapeva di casa l’abbracciò, stringendola forte.
Ancor più quando i suoi occhi incontrarono quelli del giovane che sbucò dal retro e che allegramente la salutò: “Buongiorno! Cosa desideri mangiare oggi?”.
San rimase a fissarlo in silenzio notando il nome sul grembiule “VALENTINO” e subito l’associò al suo. Le venne da ridere: “San Valentino…. un po’ come pane e marmellata” pensò “Stanno bene insieme “. Che FANTASIA!
Valentino non avendo risposta le offrì una calda brioche con una glassa a forma di cuore.
“Questo dolce si chiama AMORE”.
Glielo porse e dopo il primo boccone San si sentì investire da qualcosa di meraviglioso. Si sorrisero e poi si sa… delle dolci abitudini non si può più fare a meno.
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Se vuoi leggere altri componimenti relativi a questa Silloge, clicca sul link: San & Valentino (Storia d’amore e paradossi) – San Valentino 14 febbraio 2022