di Silvia Taccagni
Aveva sedici anni VALENTINO quando vide per la prima volta Sandra.
SAN, così tutti la chiamavano al paese, seduta di fronte a casa sua, chiacchierava con un’amica e nel mentre si mangiava una fetta di PANE e cioccolata.
Parlottava e ogni tanto se ne usciva con una fragorosa risata.
A Valentino quella ragazza dai capelli lunghi e scuri,gli occhi verdi e la bocca sporca di cioccolata parve bellissima e ne rimase folgorato.
San invece non lo notò neppure e continuò a spettegolare con la sua amica.
Da allora Valentino prese a passare di fronte a casa di San tutti i giorni con l’intento di essere notato da lei.
Ma purtroppo niente; ai suoi occhi Valentino sembrava invisibile.
San non si accorgeva della sua presenza neppure quando era sola e non veniva distratta dai discorsi scambiati con le amiche.
Ma lui, ormai, non avrebbe potuto in nessun modo vivere senza di lei, che era nei suoi pensieri ventiquattr’ore su ventiquattro e doveva fare qualcosa per riuscire almeno una volta a scambiarci due parole.
Mise così in moto la sua FANTASIA e sfruttando la musica della chitarra di quel ragazzo che ogni pomeriggio cercava di sbarcare il lunario all’angolo della strada, si mise a ballare proprio davanti a San e catturò finalmente l’attenzione di lei.
Il suo sguardo si posò su di lui, sui suoi movimenti sconclusionati, sul suo non andare a tempo, sulle sue cadute.
Fu così che finalmente San si avvicinò a Valentino e fu subito AMORE.
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Se vuoi leggere altri componimenti relativi a questa Silloge, clicca sul link: San & Valentino (Storia d’amore e paradossi) – San Valentino 14 febbraio 2022