Il contest di Lettera32 Il Blog: scrivi “Una Storia d’Amore in 150 parole”
Se siete appassionati di scrittura e di storie d’amore, non potete perdervi il contest che abbiamo lanciato sul nostro blog: “Scrivi una storia d’amore in 150 parole”!
Si tratta di una sfida creativa, divertente e molto particolare, che vi metterà alla prova come scrittori e come lettori. Il vostro compito è scrivere una breve storia con un massimo di 150 parole (non una di più!) scegliendo voi il genere, ma rispettando il tema dell’amore. La vostra storia deve essere concisa, espressiva e deve aver o suscitare uno spunto di riflessione sul lettore.
Per partecipare al contest, dovete scrivere la vostra storia nei commenti dell’articolo qui sotto. Il contest scade l’8 febbraio e verranno selezionato un minimo di 10 storie brevi che saranno pubblicate sui nostri canali del Blog.
Ma perché partecipare al contest? Quali sono i vantaggi?
- Potrete esercitare la vostra abilità di scrittura, imparando a sintetizzare, a scegliere le parole giuste, a creare un’atmosfera e a coinvolgere il lettore;
- Potrete confrontarvi con altri scrittori e lettori, ricevendo feedback e consigli;
- Potrete far conoscere il vostro stile e la vostra voce, aumentando la vostra visibilità e la vostra reputazione;
- Potrete divertirvi e sfidarvi, scoprendo nuovi modi di raccontare e di emozionare;
- Potrete vincere la possibilità di vedere la vostra storia pubblicata sul nostro blog, sulla nostra pagina Facebook e su altri nostri canali, eventualmente anche cartacei.
Accattivante come sfida, non vi pare? Siete pronti ad accettarla? Il San Valentino Day di Lettera32 Il Blog vi aspetta!!!
Le regole per partecipare al contest sono molto semplici:
– scrivere una breve storia con un massimo di 150 parole (non una in più!). Se lasciate il conteggio delle parole al software ricordatevi che “l’albero”. Per il conteggio delle parole fate attenzione a questo esempio: “l’albero” sono due parole e non una. Il computer, visto che sono attaccate, ne considera solo una, sbagliando il conteggio finale.
– scegliete voi il genere, ma rispettando il tema dell’Amore;
– la breve storia deve essere concisa, espressiva e deve aver o suscitare uno spunto di riflessione nel lettore;
– scrivete la vostra breve storia qui sotto nei commenti del post;
Il contest scade l’8 febbraio.
Vi ricordiamo che verranno selezionati un minimo di 10 Storie Brevi, che saranno pubblicate sui nostri canali di Lettera32 Il Blog il 14 febbraio… il giorno di San Valentino!!!
ATTENZIONE : scrivendo la breve storia nei commenti sotto a questo post, dichiarate di essere l’autore originale del testo, di non averlo mai pubblicato su altri siti o riviste, e di concederci il diritto di pubblicarlo sul sito di Lettera32 il Blog, sulla nostra pagina Facebook ed eventualmente su altri nostri canali anche cartacei, senza alcuna pretesa economica da parte vostra. Inoltre, accettate di rispettare le nostre norme di buona condotta e di non inviare contenuti offensivi, violenti, discriminatori o illegali.
Noi di Lettera32 Il Blog siamo molto creativi ed ogni spunto è buono per creare nuove iniziative che vi stimolino a scrivere.
Vogliamo ringraziare la scrittrice Barbara Gaiardoni, perché l’idea è nata grazie ad una conversazione su Messenger che abbiamo avuto con lei.
Non vediamo l’ora di leggere le vostre “Brevi Storie d’Amore”!
Non è fantastico? Allora cosa aspettate? Prendete la vostra penna, il vostro computer o il vostro smartphone e scrivete la vostra storia d’amore in 150 parole!
Inoltre, abbiamo una sorpresa per voi: il 14 febbraio sarà il “San Valentino Day” del blog! 🥰🥰🥰
💘💘💘 In occasione della festa degli innamorati, lasceremo ampio spazio all’amore scritto e interpretato da tutti voi. Potrete leggere le storie d’amore più belle, votare le vostre preferite, commentare e condividere le vostre emozioni. 🎁🎁🎁
Non perdete questa occasione unica di celebrare l’amore in tutte le sue forme e sfumature. Partecipate al contest e seguite il nostro blog per scoprire tutte le novità che abbiamo in serbo per voi. 💘💘💘
Vi aspettiamo numerosi e curiosi di leggere le vostre storie!
UNA VECCHIA STORIA
Lucia era nella mia stessa classe, sezione mista della terza media. Bruna, capelli neri fluenti, occhi di gatto ed in grazia con le fattezze del corpo, per me era una dea.
Facevo di tutto per farmi notare, studiavo per essere il primo della classe per avere quella attenzione, ogni volta che passavo vicino a lei le frequenze di battito del mio cuore andavano fuori giri.
L’amavo, la sognavo, la desideravo in ogni istante e senza eccezioni.
L’amore che nutrivo era semplicemente infinito e la speranza di averla al mio fianco diventava come la conquista di un trofeo.
Complice una festa di compleanno di un nostro compagno di classe, durante un famoso ballo della “mattonella” riuscii a dichiarare il mio amore facendola arrossire e non mi rispose, dicendomi che mi avrebbe risposto l’indomani.
Mi addormentai con quel pensiero nella testa pensando al futuro di amore con Lucia.
La mattina la amara sorpresa: “era stato solo un sogno”
Giuseppe D’Acchioli
NEL SOFFIO DEL VENTO
Il “Margot” era un ottimo porto, per cuori naufragati com’era divenuto il mio, ad alto livello di solitudine.
Senza apatìa o allegrezza, ma pura abitudine, io mi trovavo qui, ogni sabato, ed ugualmente lei, “la ragazza dagli occhi azzurri”.
Sembravamo due marinai navigati, con la zattera d’un tavolo rivolto al sole, l’ordine discreto e identico di un decaffeinato, fortemente schiumato, ed entrambi timorosi, a nascondersi per bene l’anima.
E tuttavia – perché era destino – un giorno quel caffè rimase freddo, e trovammo il coraggio di sederci vicini, e scoprire i nostri nomi, il suono della voce, il rumore silenzioso dei nostri capelli, e quell’odore bello dei vestiti; e poi, gli ostacoli, i sogni, e le speranze, e quei mille gradini mai raccontati delle nostre vite.
Ci guardammo negli occhi, e un bacio fu come il più caldo soffio di vento mai accaduto alle luci dell’alba.
Antonio Blunda
“Mi daresti un etto di cotto e un pezzetto di quel formaggio in offerta per favore?”
Chiese Sara mentre controllava la lista della spesa sul cellulare per essere sicura di aver preso tutto.
“Perfetto, grazie! Buona giornata”
Come al solito era in ritardo.
Corse a casa, tirò fuori il cibo appena acquistato per il panino al volo e si accorse che il cotto in realtà era crudo. Controllò l’incarto in cerca di una giustificazione, come questo potesse cambiarne il contenuto. Cadde un foglietto di carta scritto a mano. Lo aprì.
“Anche se sei sempre di fretta e spesso stanca, i tuoi occhi ridono e mettono il sorriso anche a me. Posso invitarti a cena e cucinare per te, una di queste sere? Giuro, conosco la differenza tra il crudo e il cotto!”
Sara sorrise: quel panino, diverso da come lo aveva immaginato, non era poi così male.
Due amori nella mia vita, due soli .e poi basta.
Due emozioni intense, irripetibili, eterne
Stringere fra le braccia il mio bambino nato per l’appunto il 14 Febbraio dopo nove faticosi anni di attesa, guardarlo e chiedermi se veramente quello era proprio mio figlio e solo mio.
C’era voluto un anno per averne la certezza e quindi la conferma: io avevo finalmente un figlio.
Avevo perso la speranza la prima volta e la seconda avevo deciso che mai più avrei voluto un altro cucciolo di cane, mai più.
Troppo dolore quando attraversano il ponte dell’Arcobaleno, non avevo potuto fare nulla per il mio Rubio se non lacerarmi dal dolore.
Invece ancora una volta qualcuno mi aveva dato la seconda opportunità.
Un piccolo bassotto, nato anche lui a Febbraio, con tanti problemi, non soppresso per decisione della sua proprietaria e poi regalato a me sapendo che avrei potuto volergli tanto bene.
E per miracolo tutto si era ricompattato, il piccolino si era battuto per la vita come un leoncino e mi aveva seguito verso una nuova destinazione, senza voltarsi indietro, trotterellando felice come solo i bassotti sanno fare.
Ora guardo mio figlio ormai uomo vivere la sua vita e lo amo con tutta me stessa.
Lo guardo giocare con Rudy il nanetto ,lanciandogli la pallina a cui è lui attaccatissimo…direi quasi quanto a me…,
Rudy oggi fa parte della mia vita da 5 anni, diabolico nanetto amato e viziato troppo, sguardo languido e dentini aguzzi, carattere dispotico quasi come quello del suo fratellone umano.
Due amori per la vita e poi basta.
Vezzi Lucilla
Una mattina come le altre, freddo sulla banchina, è in arrivo il treno sovraffollato e troppo caldo. C’è un posto libero per sedersi, per sonnecchiare fino alla fermata, mentre la periferia triste scorre lenta oltre il finestrino; ma di fronte, occhi scuri che sorridono.
“Posso aprire un poco?
“Certo, qui dentro manca l’aria”
Gli altri passeggeri si lasciano trasportare distratti e loro chiacchierano del freddo di gennaio e del treno così lento, che li porta sempre in ritardo dove non c’è nessuno che li aspetta. Lo stesso treno che hanno preso insieme tutti i giorni, senza saperlo.
Poi la scoperta: ogni mattina, scendono anche alla stessa fermata. Spalle che si toccano; occhi scuri, occhi chiari. Il resto del giorno li reclama, frenetico e vuoto. Domani, forse, si ritroveranno a guardare insieme la periferia sporca scorrere via, oltre il finestrino. Si, ma ora, adesso: “Posso offrirti un caffè?”