di Rita Giovanna Cavicchi
Adele era una gallina con tutto il piumaggio nero e, nonostante fosse in forma splendida, non era mai riuscita a fare le uova. Le altre galline la evitavano e la deridevano: “Ma che razza di gallina sei? Non riesci a fare neppure un uovo e non canti mai coccodè! Stai lontana da noi, non vogliamo saperne di te! Ridicola!!!” ripetevano ogni giorno.
Tristissima Adele si nascondeva sempre in un angolino dell’aia per non farsi vedere da nessuno. Si sentiva proprio una nullità.
Un giorno si avvicinò un coniglietto bianco “Perché sei così avvilita?” chiese. E lei raccontò cosa le stava succedendo. “Ma dai…sei così carina! Starò io in tua compagnia, se vuoi”. “Ma cosa dici! Vuoi davvero essere mio amico? Non lo vedi che sono diversa da tutte le altre galline? Non valgo niente!” Il coniglietto la guardò sorridendo “E’ proprio perché sei speciale che desidero essere tuo amico. Anzi, d’ora in poi starò sempre con te e porterò anche un bellissimo pulcino che vive nella mia tana. In tre saremo una forza!” Gli occhi di Adele si illuminarono di una luce che non è possibile descrivere.
Da quel giorno i tre amici cominciarono a convivere insieme in quell’angolo del cortile e si aiutavano vicendevolmente.
Si avvicinava il giorno di Pasqua ed il coniglietto insieme al pulcino fecero una proposta alla gallina. Sapendo che nella casa vicino all’aia viveva un bambino molto, molto carino e gentile (anche con loro) avevano pensato di fargli una sorpresa, ma una super super sorpresa.
Considerato che Adele non aveva mai fatto un uovo, l’avrebbero creato loro! Si procurarono del cacao in polvere e lo mescolarono con latte e zucchero e, lavorandolo con le zampette, formarono un uovo scuro, quasi come il colore della gallina. Nel frattempo facevano allenare in continuazione la loro amica a cantare.
La mattina di Pasqua, inaspettatamente, Adele gridò a squarciagola “Coccodè, coccodè!!!!!” La sentirono anche tutti gli altri animali della fattoria. Che succedeva?
Il bambino uscì di corsa e andò verso la gallina nera accorgendosi che aveva un uovo, ma… ma… era scuro come lei ed era di cioccolata! Inimmaginabile fu la felicità del piccolo, che con grande affetto, l’abbracciò riempiendola di baci.
In poco tempo tutti gli animali della fattoria e tutti gli abitanti del paese, appreso questo suggestivo avvenimento, cominciarono a fare a gara per andare a conoscere Adele e i suoi due inseparabili amici.
E’ da quel magico giorno che, per Pasqua, è consuetudine donare ai bambini le uova di cioccolato o di zucchero insieme a coniglietti e pulcini, senza dimenticare quella gallina ispiratrice di due geniali inventori.