Per la festa dei lavoratori, una filastrocca che ho inventato mettendomi nei panni di mia figlia e immaginando come lei possa interpretare il lavoro di suo papà.
di Silvia Oppezzo
Il mio papà è un gran viaggiatore,
inventa dei viaggi a tutte le ore.
Caro papà, mi porti insieme a te?
sarei davvero più felice di un re.
Sul trenino che corre sulle rotaie
attraversiamo prati, campi e risaie.
Un aereo di carta facciamo volare?
Fin tra le nubi potremo arrivare!
Poi nel cestello di una mongolfiera
tocchiamo il tramonto sul far della sera.
Caro papà, andiamo in spiaggia, al mare?
Giocare con la sabbia, infine nuotare.
Su una barchetta o un sottomarino
saltiamo le onde come un delfino.
Lo sai? Questa slitta mi sembra fatata:
sale e scende sulla cima innevata.
Costruiamo pupazzi e palle di neve,
ma svelti perché d’inverno il dì è breve.
Caro papà, facciamo colazione?
Panini, biscotti, picnic sul pratone.
Ma sbrigati adesso, devi andare a scuola:
e, ricorda, la mia macchina non vola!
Che siano veri, che siano inventati,
i viaggi con papà li ho sempre adorati.
Con mamma, papà e il mio fratellino,
viaggerei tutti i giorni almeno un pochino.
Su strade reali o nella fantasia
viaggiare è la cosa più bella che ci sia.
Lettera32 Il Blog, con questa originalissima filastrocca, augura a tutti voi un Buon 1° Maggio!
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Bellissima poesia…ho viaggiato per tutto il tempo della lettura…mamma scrittrice viaggiatrice Silvia…che con la sua penna fa viaggiare tutti e tutti sognare!
grazie