(tratto da una fregatura vera)
di Patrizia Birtolo
Tanto tempo fa…
In una lontana galassia chiamata Brianza…
Vivevano due giovani bellissimi, innamorati, felici.
La loro casetta immersa nel verde era circondata da gru che costruivano anche sui pali della luce: il piano regolatore era stato appena sbloccato dopo anni di forzosa inattività.
Tutto procedeva in tranquilla operosità e affettuosa letizia e i malcapitati vivevano ignari come tordi, come capita spesso a chi acquista casa fidandosi delle certificazioni rilasciate dal proprietario.
Il malvagio Brambillik, complice un idraulico senza scrupoli, aveva venduto ai tordi un appartamento dove tutto ma proprio TUTTO sembrava (sembrava) a norma di legge, così era scritto nero su bianco.
Mica vero.
Infatti il Principe Curit1, forte di un’ingiusta e crudele disposizione della Regione, rese noto ai due che non potevano tenere la caldaia nel localino condominiale sopra le loro teste.
Ma come no?
E le carte firmate e controfirmate che tutto era in regola?
“Eh non si può. Questa caldaia s’ha da spostare.”
“Che bello” dissero loro, inguaribili adepti del pensiero positivo “conosceremo tutte le ditte di termoidraulica della zona! Che sollazzo spuntare tra enne preventivi il più conveniente! Che opportunità, c’eran giusto quel paio di migliaia di euro di troppo da sbatter dalla finestra per vederli volar via come coriandoli…!”
Così, nelle fredde e novembrine lande brianzole maturò la decisione di spostare la caldaia.
Non fu facile come dirlo.
Un sacco di ditte dei dintorni sbeffeggiarono la povera coppietta:
Nooo ma noi quei lavori lììì non li facciaaamooo! Noi ci disturbiamo solo dai sette, otto mila euro in su…
Altri sparavano cifre assurde…
Altri: “vi richiamiamo noi” poi dovevi dormirgli sul pianerottolo per carpire una risposta qualsiasi.
Alla fine una dittarella piccina così, di un ragazzetto ventenne o poco più, si incaricò di risolvere il loro problema.
Ora: se la colpa fosse del giovanissimo apprendista stregone, o del destino avverso, boh…
Di fatto il paziente (la caldaia) nel trasporto solaio-balcone MORI’.
Senza un perché.
Non un saluto, un biglietto, un videomessaggio. Tirò le cuoia.
Fortuna che ormai era luglio.
Già i nostri giovani, da giorni e giorni senza gas, campavano a insalata di riso e si lavavano a pezzi…
Allarmati, chiamarono il tecnico del Principe Curit che sentenziò:
MA CHI CAZZ’ HA FATTO ‘STO LAVORO?
I due si guardarono, poi tennero occhi e orecchie bassi, sentendosi piccoli piccoli così, come la dittarella cui si erano rivolti…
Allora il tecnico, mosso a compassione, con quattro smartellate riacciuffò la caldaia dal tunnel pre-morte e, dopo due giorni di carotature nel muro con certe punte di trapano da far paura (roba che si erano detti: magari da una sfortuna nasce la salvezza, magari trovano il petrolio nella nostra cucina), insomma dopo le carotature con annessa tempesta di polvere di mattoni arrivarono le cascate monsoniche: il balcone ne fu tutto allagato.
Ma il tecnico, sicuro di sé: Tranquilli, tutto a posto, andate a farvi la doccia e così sia.
I due si lavarono e mangiarono che non sembrava vero neanche a loro; purtroppo però una nuova maledizione del Principe Curit incombeva sui giovani sposi.
Il malefico aveva gettato un incantesimo su una valvolina chiamata “tre vie”, la valvolina aveva svalvolato e così, quando i due aprivano l’acqua calda, partiva ANCHE il riscaldamento.
Avete mai provato amici a trovarvi coi caloriferi bollenti?
A luglio?
I nostri poveri tordi sì, e non fu una bella esperienza.
Così la mattina seguente, dopo due giorni di lavori e uno di assistenza, richiamarono il tecnico… Per la seconda volta. Il tecnico che ritornò era lo stesso del giorno prima.
Si presentò lievemente accigliato. Non occorreva essere delle aquile nell’interpretare il linguaggio del corpo per capire che pensava cose tipo: Stavolta gliela faccio pagare.
Dopo aver allagato ancora il balcone a mo’ di delta dell’Okawango nella stagione delle piogge, il tecnico proferì la sentenza inappellabile…
La valvolina non è più tra noi, il vuoto che lascia è incolmabile; ma se volete metterci una pezza fanno 161 euro.
Che sarà mai, dissero i due, tanto siamo nelle spese! Anzi, non vi nasconderò che piansero di commozione alla magnanimità del tecnico che “va beh, facciamo 160” e quasi gli volevan baciare le mani.
Anche perché pensarono: fanculo, quattro giorni di trambusto, ma adesso è finita.
Invece no! La sorte decise diversamente delle loro vite.
Il giorno dopo, e si era arrivati alla mattina del venerdì, lui…
Che evidentemente non trovava pace…
E si era svegliato presto presto…
Aveva notato…
Una perditina.
Evidentemente anche il tecnico era sul chi vive perché mandò un suo collega.
Il secondo tecnico, quello della terza uscita, era così stordito ma così stordito che, dopo aver fatto le sue cose – come Dio comanda o piuttosto alla “viva il parroco”? Questo, beh, lo scopriranno solo vivendo – si era lasciato dietro pezzi di tubo ed era poi venuto a reclamarli trafiggendo con una scampanellata impetuosa il silenzio immoto del primissimo pomeriggio, mentre la prole DORMIVA.
I due ormai completamente privi dell’ultimo rimasuglio di lucidità e senso critico, invece di pugnalarlo alle spalle mentre scendeva le scale, no: lo ringraziarono prostrandosi al suo passaggio perché non si sa mai, i tecnici di questi tempi meglio non contrariarli troppo…
Note:
1. Odioso e nefasto nobilastro il cui acrostico cela il nome della setta della Forza Oscura (Curit è noto anche come Catasto Unico Regionale Impianti Termici).
***
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P. Birtolo è sinonimo di piacere della lettura.
Buona la prima e … alla prossima!
Grazie Simonetta detto da Te è un vero onore <3
Vai Patrizia! Bello e divertente! Mi hai fatto venir voglia di raccontare anche le mie di vicende con la caldaia! 😃
A presto Sil!
Ah ah grazieee… Vero eh? Le caldaie sono come il morbillo… Ci siamo passati più o meno tutti 😀
Bellissimo
<3 <3 <3
Patty bravissima sei la nostra scrittrice preferita!!!! Le tue colleghe di V del Porta❤️
GRAZIE RAGAZZEEEE <3 <3 <3
La mia scrittrice del ❤️….bellissimo!
mi hanno consigliato di leggerlo e hanno fatto bene lo rileggerò in futuro
Racconto umoristico basato su una verità quotidiana che non avrà mai fine. La caldaia sarà sempre protagonista !!
Brava Patrizia !
Strepitosa Birtolo!!! BRAVA 🤩
Complimenti Birtolo!!!<3
Grazie di cuore Nadia!!!! <3 <3 <3
Un abbraccio e grazie di cuore Roberta <3
Complimenti Birtolo!!! Racconto bellissimo!<3
Bello. Anzi, molto bello !
Grazie Auroraaa 🙂 🙂 🙂 🙂 Hai ragione… Le caldaie fanno il buono e il cattivo tempo 😀
Anche le disavventure portano il buonumore, incredibile!!! Racconto bellissimo!!!
Piacevolmente sorpreso nell’avvertire da subito, dopo il titolo, il tuo umorismo.
Complimenti! E un caro saluto.
Walter
Grazie Katiaaaa <3 <3 <3 … Diciamo che lo humour serve davvero a riabilitare qualsiasi esperienza… Specie quando ormai l'esperienza sfuma nel ricordo 🙂 🙂 🙂 🙂
“Selezione Lettore Gagliardo”
Come rendere ironico un momento di disagio, narrando le dis-avventure di una caldaia notoriamente famosa proprio come antitesi alla vitalità. Complimenti.
Grazie Walter un abbraccio grande grande da noi quattro!!!
Racconto fresco e piacevole, molto accattivante
Mi sono divertita. Complimenti!
Un racconto davvero bello…accattivante..che ti prende.. e non vedi l’ora di sapere..parola per parola..a cosa ti porterà.
Complimenti!
Un divertentissimo racconto, scritto con uno stile narrativo davvero notevole! Tanti complimenti all’autrice, di cui ho avuto il grande piacere di leggere già altri testi!
Grrrrrazie Mario… Comincio a capire chi si fa i muscoli tagliando la legna per il camino 😀 😀 😀
E tu? 😉
Bravissima..racconto divertentissimo!!! Purtroppo realistico. Continua così..scorre e colpisce.
Bello il racconto, si legge con piacere e sorridendo… Chiedo scusa alla coppia di bellissimi e innamoratissimi giovani (un tempo), se ho riso delle loro disavventure
Bello il racco to e molto rilassante!!! 😄😄😄, specchio, però di una realtà ormai normale!
Flavia grazieeee… fortuna ormai è acqua passata!
Grazie Rossy, forse ci sarà un seguito, le caldaie sono eterne… finché durano 😀 😀 😀
Brava Patrizia, che anche da una disavventura hai saputo creare un divertente racconto
Complimenti. Bel racconto
Grazie Domy, sai com’è… Il tempo e la giusta distanza permettono di riscattare anche le traversie peggiori 😀
GRAZIE Giordana <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3
Grazie Asssuuu <3 <3 <3 !!!! Hai ragione, con l'obsolescenza programmata ormai siamo schiavi di un sacco di "rotture"… metaforiche e non!!!!! Bacione :***
GRAZIE Laura V.!!!!
Magaaaariii avessi un pizzico del talento che hai tu… Ci spero per un’altra vita!!!! 😀 😀 😀 😀
Grazie Pamela!!! Un abbraccio virtuale ma sincero :)))))
Grazie mille e un bacione grande Mariella!!!! :****
Grazie Gabbo 😀 😀 😀 😀 😀
(poi ti estorcerò il nome di chi te l’ha consigliato, ah ah ah)
Grazie Roberto… che dire… Sei molto bello anche tu!!! (anzi, come dicono le intenditrici: CHE UOMO SPLENDIDO!!!!)
Complimenti Patrizia! Aspettiamo nuovi racconti 😊
Assai curioso e divertente.
Una lettura piacevole!
Un po’ di compassione verso i due poveretti!!!
Sempre molto divertente!grazie Patrizia B. 😁
Brava Zizziiii.. Lascio la parola al marci che è il lettore della famiglia!! ;p
Ah ah .. ironia nelle “piccole” catastrofi giornaliere .. molto carino! Ciao Patty
Ahahahahahahah! Rido con le lacrime!
Davvero divertente!
Grazie Mimmo! Promessa o minaccia che sia… Ci sarà un seguito! 😉 😉 😉
Grazie Lorenzo S. !!! 😉 😉 😉
(te lo dico in gran segreto: le disavventure domestiche di quelle due povere creature darebbero materia per un tour con Carro di Tespi, Lorca avrebbe approvato 😀 )
Grazie Marcello! Grazie a Te per il commento :* 😀
Grazie Lalli… Tesoro della Zia <3 <3 <3
Ciao Francyyyyy… !!!!
Un giorno bisognerà scrivere anche della nostra vecchia scuola “stregata”… Grazie per esser passata di qui e per il commento!!! <3 <3 <3
Grazie Alba!!! A proposito di disavventure… Un giorno bisognerà narrare delle imprese di Gioia con i cavetti <3 😉 😀
Grazie Paola A. !!! Un bacione 😉 😉 😉
Una vera meraviglia da leggere e rileggere…
Complimenti. Lettura molto piacevole
bravissima…racconto piacevole, originale e a tratti umoristico..
Uno stile inconfondibile: leggero e dall’ironia sottile che fa crescere il desiderio della lettura!!! Sempre bravissima, Patry!! 🤩
La meraviglia vera sono le tue poesie Peppe… <3
Grazie per essere passato e avermi regalato un commento :***
Grazie Annamaria!!! A rileggerti presto, un abbraccio!!!
Grazie, Maria!! sai, penso che lo humour sia davvero l’arma vincente/superpotere di noi “Birtoli”
😀 😀 😀
Grazie Crissy, grazie di cuore per il fantastico commento <3 <3 <3
Bravissima… continua così!
Il tuo umorismo è insuperabile!!!Che talento!!!Complimenti Patrizia!!!Sei una forza!!!
Bravissima Patrizia!!!!! Complimenti!!
Grazie Rossy… Ce la si mette tutta!!! Speremmmm 😉
Grazie Manu grazieeeee (e attenzione alle caldaie brianzole ;P) !!!
Grazie Marcello un abbraccione!!!!
La morte della caldaia, solo il titolo mi ha incuriosita, poi letto il contenuto…beh che dite…bravissima Patrizia, i miei complimenti.
Grazie Aurora… Parafrasando “In morte del fratello Giovanni” del Foscolo… La sentivamo come una di famiglia, una di noi! 😀
Spumeggiante racconto della spumeggiante Patrizia, davvero bello!
Grazie Anna Maria <3 <3 <3
Superbo
Secondo solo ad Amleto e alla Divina Commedia.
Ah ah ah ah Marco adesso stai proprio esagerhhhaando <3 <3 <3 <3 <3 <3 (però grazie CuorediZia) 😀