di Carmen Altamura
Con il breve, ma intenso, testo della nostra autrice Carmen Altamura cogliamo l’occasione per fare un augurio di cuore a tutte le MAMME del mondo!
Sai Mamma, da anni, vivo sul mare e se potessi ti prenderei per mano e ti porterei in riva, nell’orario che adoro, quello del tramonto.
Ma non in un pomeriggio qualsiasi, preso d’assalto dai frequentatori chiassosi.
Al tramonto di metà Maggio, quando ancora non c’è tantissima gente, perché spira invadente il maestrale. Ti farei indossare un coprispalle e troverei un posto comodo, dove farti sedere. E poi mi metterei vicino a te, come adoravo fare da ragazzina, sentire le tue braccia che toccano le mie e diventano nostre. Ti farei vedere l’orizzonte e ti chiederei di scegliere un punto, uno che attiri la tua attenzione.
Sono convinta che sarebbe lo stesso punto che guardo io, ogni volta che scruto laggiù, nel blu.
Poi ti sussurrerei che quando stiamo insieme si placa il vento, si ferma il mare, si stende e rilassa il cielo. Tutto acquista quiete e bellezza, come solo le storie d’amore sanno creare e mai, mai distruggere. Ti prenderei la mano e la stringerei sul mio petto, non volendola lasciare più.
Staremmo in silenzio a guardare il calar del Sole, che prima infiamma tutto il cielo e dà il suo colore al mare, contagiandolo. Come due bambine non ci perdiamo un attimo di quello spettacolo ipnotico e magico che ci rapisce, ci fa sue. Come farebbe un abbraccio tanto desiderato da due persone, che crea un contatto forte e carnale e preghiamo affinché duri, duri il più possibile.
Il Sole piano, pianissimo si abbassa teneramente e lambisce il mare. Il cielo si riempie di raggi sparsi dai colori più disparati, vediamo il rosa, il viola, il blu con tante sfumature, rubate all’arcobaleno. Un’overture di note colorate rubate ad un violinista pazzo, che sogna la sua musica. Il Sole scende ancora, ma la luce non va via, perché ci vuol dire che l’abbiamo dentro io e te e non c’è ora della sera, che la possa spegnere.
Ci guardiamo sorridendo teneramente, con gli occhi lucidi e pieni di amore. E in quello sguardo non c’è posto per il dolore, per la mancanza, per l’addio. No, nei nostri occhi albergano solo le nostre anime incastrate perfettamente l’una all’altra.
E là vogliono restare per godere appieno della felicità, la stessa che prova il Sole, quando china il capo sul cielo, per ricevere la carezza dal mare, al tramonto.
In ogni sempre, noi saremo lì…