La giusta ispirazione

di Ersilia Torello

Vigilia di Natale. Dalla tv accesa in salotto si diffondono nell’aria le note di Bianco Natale. Giulia si avvia nello studio, chiude la porta e spegne la luce. Ha bisogno d’ispirazione per scrivere la poesia richiesta dalla maestra come compito delle vacanze. Posiziona blocchetto e penna a portata di mano sul grande divano di pelle e si sdraia a pancia in giù. Con le mani sotto il mento e i piedi che ondeggiano per aria, osserva le lucine dell’albero che si accendono e si spengono, proiettando sul muro ombre sempre uguali. Nessuna idea. Sospira. Volge lo sguardo al presepe. Un foglio blu stellato fa da fondale, mentre un altro marrone e verde, avvolto intorno all’abete, forma un dolce pendio su cui si avvicendano pastori e pecorelle, un pescatore, una pollivendola, un fabbro.

Quest’anno siete più distanti del solito l’uno dall’altro! Il papà non è per niente bravo a fare il presepe, lo so, osserva la bimba, oscillando la testa. L’unico a occupare lo stesso posto è Benino. Eccolo lì, dormire beato sulla panca accanto alla mangiatoia. Il papà è sempre pronto a ripeterne la storia, che oramai conosce a memoria: il pastorello preferisce dormire e sognare il presepe e nessuno deve svegliarlo altrimenti il presepe stesso scomparirebbe. Giulia non è del tutto convinta, ma punta l’indice sulle labbra invitando tutti i personaggi a fare silenzio.

La capanna di legno, alla fine della discesa, è senza dubbio la sua preferita. La bella Madonnina dai tratti gentili e pazienti assomiglia alla mamma, sempre pronta a regalare coccole e abbracci. San Giuseppe ha un’espressione dolce e serena, simile a quella del papà, se non s’inquieta per una delle sue marachelle. Abbassa la testa per lanciare uno sguardo sul fondo, dove il bue e l’asinello riposano tranquilli, riscaldando l’ambiente in attesa della nascita di Gesù Bambino.

Giulia sorride alla capanna e a tutti i suoi abitanti.

All’improvviso la porta dello studio si spalanca. Si accendono le luci della stanza. Il papà, sorridente, ha tra le mani una scatola rettangolare, tutta colorata.

«Non indovinerai mai cosa c’è qui dentro!», dice facendole l’occhiolino e chiamando a raccolta anche sua sorella, Annetta. Con un balzo Giulia si tira su. Le due bambine, sedute accanto al papà, ascoltano attente le regole del nuovo gioco, la tombola. Le cartelle di color arancione con quadratini dai numeri neri all’inizio sembrano un rompicapo, ma dopo una breve spiegazione, inizia il divertimento.

Il papà estrae un numero, ne spiega il significato e inizia a inventare una storia. Alle due bambine, a turno, viene chiesto di aggiungere qualche dettaglio: un colore, un oggetto, il nome di un personaggio. Ed ecco che prende vita un racconto, sempre diverso, ogni volta più divertente. Come quello di Rosalba, la sposa che va al mercato a comprare un pezzo di carne di maiale e si ritrova con un paio di caciocavalli. O quella del pazzo Gennaro che suona le nacchere, incontra una zingara e le offre dei fiori con un inchino. Storie strampalate, che alle piccole fanno gorgogliare il riso in gola, gridare all’impossibile e fare a gara a chi delle due ne inventi di più bizzarre.

“Ehi, ho bisogno d’aiuto! Chi apparecchia la tavola per il cenone?”, li chiama la mamma a gran voce dal salone. Il papà e Annetta si avviano, mentre Giulia lancia un ultimo sguardo alla stanza prima di andare: le luci dell’albero continuano ad accendersi a intermittenza e le statuine sono sempre nella stessa posizione. Saltellando raggiunge il presepe, ci pensa su per un attimo e subito dopo avvicina i pastorelli all’acquaiolo e il fabbro alla pollivendola. Ecco, così aspettate Gesù tutti insieme, dice battendo le mani.

Quando si volta vede le cartelle della tombola, abbondante sul divano dopo il gioco. Riguarda per un attimo le statuine. Ed eccola l’idea che stava cercando: perché non far incontrare i personaggi del presepe con quelli della tombola?

Una giovane sposa va al mercato
e vede Benino addormentato.
Alla capanna era davvero andato
ma poverino di sonno era cascato!
La sposa va avanti nel suo viaggio,
la ferma un pescatore molto saggio
che la invita a fermarsi a pescare
ma lei non sa che pesci pigliare.
E poi ecco una zingara incontra
molto misteriosa nella penombra.
Ma un buon pastorello le indica la via
E così tutto finisce in allegria.

Scarabocchia in fretta sul quaderno. Corregge, mette una virgola, aggiunge un punto. Prova a rileggere sottovoce. Nella penombra le pare che i personaggi del presepe si scambino cenni di assenso. Persino Benino sorride nel sonno.

Giulia si lascia andare a una piroetta. Ed è proprio la sua stessa ombra proiettata sul muro a suggerirle il titolo del suo piccolo poema:

Girotondo di Natale,
un po’ curioso ma speciale.

“La giusta ispirazione” – Ersilia Torello (Concorso Lampo di Natale) – Lettera32 Il Blog
La giusta ispirazione

13 pensieri su “La giusta ispirazione

  • Dicembre 25, 2023 alle 12:23 pm
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    Ho adorato questa storia, mi ha ricordato tanto la mia infanzia, la spensieratezza e la pura felicità che provavo il giorno di Natale.
    Non ho potuto non pensare alla mia zia che era solita raccontare a me e ai miei fratelli storie creative e fantastiche che ci tenevano sulle spine e stimolavano la nostra creatività.
    Grazie mille per avermi fatto rivivere queste emozioni, Ersilia. Davvero bellissima!!!

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  • Dicembre 25, 2023 alle 12:42 pm
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    Racconto dolcissimo. Personaggi e ambiente ben descritti. Complimenti.

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    • Dicembre 30, 2023 alle 7:39 pm
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      Bellissimo racconto, che da vita ai personaggi del pesepre insieme ai personaggi della casa tramite la struttura narrativa.
      Complimenti Ersi!

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  • Dicembre 25, 2023 alle 3:24 pm
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    Che bella storia! Mi ha trasmesso la gioia, la serenità e la magia del Natale, grazie!!

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  • Dicembre 25, 2023 alle 6:31 pm
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    Che dolce racconto natalizio! La tua storia ha catturato perfettamente l’atmosfera magica della Vigilia di Natale. Giulia è un personaggio affascinante, e la tua descrizione del presepe e della tombola aggiunge un tocco unico. La tua creatività nel mescolare i personaggi è brillante, e il finale con il “Girotondo di Natale” è davvero speciale. La connessione tra la tradizione del presepe e il divertimento della tombola è un tocco originale. Brava!

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  • Dicembre 25, 2023 alle 7:45 pm
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    Un racconto che dà serenità, soffuso di allegria e spensieratezza.
    Brava!!

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    • Dicembre 25, 2023 alle 9:13 pm
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      Bella storia natalizia che sembrano trasportarti nel mondo magico di quando eri bambino. Sarebbe bello aiutare le nuove generazioni a sfruttare di più la fantasia così invita a fare la storia. Brava Ersilia!

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  • Dicembre 25, 2023 alle 9:11 pm
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    Bella storia natalizia che sembrano trasportarti nel mondo magico di quando eri bambino. Sarebbe bello aiutare le nuove generazioni a sfruttare di più la fantasia così invita a fare la storia. Brava Ersilia!

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  • Dicembre 26, 2023 alle 10:23 am
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    La dolcezza di questo racconto mi ha commossa. Elegante e sensibile.Storia ben raccontata.

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  • Dicembre 27, 2023 alle 7:28 pm
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    Scrittura scorrevole,spensierata,dolce,gioiosa. Leggendo questo racconto sembra di essere lì,a casa di Giulia,in mezzo alle lucine dell’albero e le statuine del presepe. Complimenti all’autrice, riporta il lettore ai dolci ricordi dell’infanzia e lo fa con delicatezza,quasi in punta di piedi.

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  • Dicembre 30, 2023 alle 5:58 pm
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    Una storia come questa mi riporta alla mia infanzia quando vivevo i magici momenti d’attesa della Vigilia e non solo … mi ricorda anche le indimenticabili pagine di “Piccole donne”.
    Giulia rappresenta un pò tutte noi , piccole esploratrici di emozioni vissute intensamente negli anni sessanta in uno spaccato dell’Italia del Mezzogiorno.
    Linguaggio accattivante, ricco di pause e di sensazioni espresse in modo delicato.
    Complimenti all’autrice!

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  • Dicembre 30, 2023 alle 6:54 pm
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    Piccolo racconto delizioso che narra lo spirito natalizio fatto di luci, speranza, condivisione. E quel presepe che prende vita grazie alla piccola Giulia è proprio un tocco da maestra.

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  • Dicembre 30, 2023 alle 10:38 pm
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    Una storia che si legge piacevolmente e che fa riscoprire lo spirito del Natale nell’atmosfera serena e festosa che vede al centro il presepe.
    Ci sono tutti gli elementi della nostra tradizione e il girotondo speciale e’ un inatteso quanto geniale epilogo.
    Un ottimo invito a seguire i canoni della fantasia.
    Brava l’autrice!

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