“Le ombre dell’anima”
È sera, la città è deserta. Una piacevole brezza estiva accarezza il mio viso. I passi sono lenti e cadenzati. D’improvviso mi rendo conto di essere sul lungomare. Questa camminata ha un potere…
Scrittori e Poeti allo Sbaraglio
La Silloge altro non è che la raccolta dei vostri componimenti!
All’interno di questa categoria ci trovate tutti i componimenti selezionati nell’ambito dei vari #Concorsi, #Iniziative, #Attività e tantissimo altro ancora, creati e realizzati dallo Staff del Blog #Lettera 32 – Scrittori e Poeti allo Sbaraglio.
Che cosa dovete fare? Semplicemente iniziare a leggere, commentare e sostenere i vostri autori preferiti!
E adesso non ci resta che augurarvi: #BuonaLettura!
È sera, la città è deserta. Una piacevole brezza estiva accarezza il mio viso. I passi sono lenti e cadenzati. D’improvviso mi rendo conto di essere sul lungomare. Questa camminata ha un potere…
Labirinti sogni specchi libri racconti parole. È il mantra che ripeto per sgombrare la mente e liberarmi il cuore. Da ore, sdraiata sul letto, fisso, lassù in alto, una macchia di umido, che si allarga sempre più. O forse…
Apro piano la porta, ho paura che possa uscire all’improvviso qualche insetto o che un topo mi attraversi in mezzo alle gambe. La chiave si intoppa, la serratura è molto vecchia e chissà da quanto tempo nessuno apriva più questo appartamento. Ricomincio da capo…
Cara Alice, amica mia,
ti ricordi quando ci scrivevamo lettere infinite da piccole? Ecco, adesso mi mancano molto e, a costo di sembrarti pazza, ti confesso che ogni tanto mi immagino di scrivertele ancora…
“Basta! Levati di torno! Smettila di pedinarmi! È da quando sono uscita di casa che mi stai attaccata addosso: quando cammino e quando corro, quando mi siedo e quando sto in piedi, per strada e al bar. Peggio di uno stalker…
Sostava con fare incerto osservando una fila di elettrodomestici. Giorgia, il cui cognome non è utile conoscere, cercava una lavatrice. Doveva fare il bucato, indossare abiti puliti e far bella figura perché, in un paese di pochi abitanti come quello in cui viveva da sempre, ossia Fralia, nessun dettaglio…
Ciao, ma ti sei mai chiesto come mi sento? No, penso proprio di no. Perché dovresti? Ai tuoi occhi sembro normale. Già!
La porta si chiude, il controllo dei medici è terminato, volgo il mio sguardo verso l’albero che ombreggia la mia finestra. Lo osservo interrotto dalla cannula della flebo che…
Nacque una mattina d’inverno inoltrato, già affacciato sulla primavera. La chiamarono Margherita. Margherita giocava solitaria nei luoghi più impensati. Amava scovare angolini nascosti…
E’ la vita che ti attende, che ti lascia titubante, ogni giorno ti sorprende, e ti cambia in un istante…